giovedì 27 settembre 2007

LORELLA CUCCARINI e una notte che vola

La notte di San Lorenzo del 1965 nasce a Roma la più bionda e snodata delle stelle cadenti: Annabella Moranti, altrimenti conosciuta come Lorella Cuccarini. Approdata al mondo dello spettacolo in veste di ballerina di fila all’interno di programmi come "Te lo do io il Brasile" con Beppe Grillo o "Tastomatto" con Pippo Franco, la Cuccarini inizia la sua carriera di showgirl nel 1985 dopo essere stata ingaggiata da Baudo per esibirsi sulle note della sigla di Fantastico 6, “Sugar sugar”. Bissato il successo della trasmissione l’anno seguente accanto alla collega Alessandra Martines, nell’87 Lorella passa a Mediaset dove conduce prima "Festival" e poi "Odiens", toccando l’apice della popolarità con la sigla "La notte vola", brano che la consacra icona indiscussa degli anni 80 e di tutta la televisione italiana che conta.
Artista poliedrica e preparata, col passare del tempo la Cuccarini arricchisce il suo repertorio spaziando dalle vesti di ballerina moderna a quelle di cantante pop (come dimenticare la melodia di “Un altro amore no”, presentata nel ’93 sul palco dell’Ariston) e dal ruolo di presentatrice televisiva alla professione di attrice di musical in teatro.
Gli anni 90 la incoronano regina di Paperissima per ben sei edizioni, prima accanto a Ezio Greggio, poi affiancata dal suo storico compagno di avventure catodiche, Marco Columbro, insieme al quale affronterà, per tre stagioni consecutive, anche la sfida di Buona Domenica (primo programma televisivo Fininvest mandato in onda in diretta).
In seguito a qualche trasmissione passata un po’ più inosservata (nel ‘96 La Stangata con Enzo Iacchetti, nel ’98 Campioni di Ballo, in onda su Rete 4) il 2001 riporta la Cuccarini agli antichi splendori con un divertentissimo programma in prima serata dedicato agli anni 80, omonimo del suo successo maggiore: La notte vola.
Momentaneamente assente dalle scene televisive, la Lorellona nazionale, oggi madre di 4 figli, ha recentemente portato a termine una tournèe teatrale che l’ha vista protagonista per tutta la scorsa stagione dello spettacolo “Sweet Charity", vincitore come Musical dell’anno al Premio Gassman 2007;
Dopo 22 anni di “fiati in gola” e “buii che t’innamorano”, la sua grinta e il suo carisma non smettono di entusiasmare il pubblico di ogni età rinnovando la sua fama di “più amata dagli italiani” e facendo di lei una delle showgirl più brillanti e versatili che il nostro paese abbia mai conosciuto.



Alcune curiosità:

- All'età di 9 anni, durante il periodo di frequentazione delle scuole elementari, Lorella prende parte ai corsi di danza della scuola di Enzo Paolo Turchi (attuale marito di Carmen Russo). Dopo le scuole medie, invece, consegue il diploma di Accompagnatrice Turistica.

- L’incontro con Pippo Baudo avviene ad una convention dei gelati Algida

- Nel 1994 ad agosto nasce Sara, la sua prima figlia e, durante la gravidanza, Lorella prepara 4 anni in 1 al liceo linguistico e progetta insieme al marito la nascita di "Trenta ore per la vita", maratona benefica destinata a raccogliere fondi per diverse associazioni onlus

- Seppur lontana dalle scene televisive, la Cuccarini porta avanti tutt'ora il suo impegno con l'associazione "Trenta ore per la vita", ricoprendo il prestigioso ruolo di conduttrice della "Festa di Primavera" nella tenuta di CastelPorziano accanto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

- Nel 2004, dopo 17 anni di sodalizio con la Scavolini, Lorella Cuccarini decide di non rinnovare più il contratto, raggiungendo comunque un record come testimonial pubblicitaria più longeva nella storia della pubblicità

domenica 16 settembre 2007

BALLE SPAZIALI: che lo sforzo sia con noi

Balle spaziali: sin dal nome una garanzia. Difficilmente, infatti, sarà possibile menzionare una pellicola più anni 80 di questa, che fa del trash e del comico-demenziale i propri maggiori punti di forza. Ideato e prodotto da Mel Brooks, con un cast di attori che negli anni 80 hanno conosciuto le loro stagioni migliori (da Rick Moranis a Daphne Zuniga, da John Candy a Bubba Smith, senza contare lo stesso Brooks) a vent’anni di distanza dalla sua uscita Balle spaziali e’ divenuto un vero e proprio cult della comicità di quel periodo e ha ottenuto paradossalmente più fortuna con il passare del tempo, come prodotto stagionato, icona di un’epoca, piuttosto che fresco di premiere, nel 1987.

La trama è semplice ma esilarante: ricalcando (e storpiando) le orme di Guerre Stellari, Balle spaziali racconta le peripezie della bella principessa Vespa, giovane sovrana del pianeta Druidia affiancata dalla sua inseparabile robottina Doroty, e del suo incontro/scontro con l’affascinante mercenario Stella solitaria, sempre in coppia con l’amico “canuomo” Rutto (parodie l’uno di Han Solo e l’altro di Chewbacca).

Fuggita da palazzo a bordo della sua bianca mercedes spaziale per evitare le nozze con il soporifero principe Valium, la principessa Vespa è ricercata dal perfido e ridicolissimo Casco nero che intende prenderla in ostaggio per ricattare suo padre, Re Rolando, e potere così privare il pianeta Druidia della risorsa di cui gli Spaceballs sono alla disperata ricerca: l’aria.


Dopo mille peripezie, Stella Solitaria e Rutto salvano la principessa distruggendo la nave spaziale di Spaceball (che ha assunto nel frattempo l’improbabile forma di una donna con l’aspirapolvere) e recuperando così l'aria sottratta all’atmosfera.

L’happy end di rito vedrà da una parte i due protagonisti sposi innamorati e felici e dall’altra i sempre più sfigati Spaceballs (o meglio: quel che ne resta) dispersi impietosamente sul pianeta delle scimme, dove, in chiusura, un abitante, vedendoli atterrare, esclamerà: “Spaceballs?! E’ l’inizio della fine…”



Alcune curiosità:

- Esiste un film intitolato “Balle spaziali 2: la vendetta”, ma in realtà questa pellicola (che in originale si intitola “Martians Go Home”) non è in alcun modo opera di Brooks né ha nulla a che fare con l’originale Balle Spaziali; si tratta semplicemente della scelta del distributore italiano di cambiare il titolo in modo da sfruttare appieno l’onda del pur modesto successo ottenuto dal film di Brooks nel nostro paese.


- John Candy, altrimenti noto come ‘il più abbracciabile di Hollywood', ci ha lasciato all’età di 44 anni, improvvisamente stroncato da infarto. La stessa sorte era toccata anche a suo padre, morto a 35 anni per la medesima causa durante le riprese del film Wagons East! (1994).


- Vi ricordate l’infermiera bionda e prosperosa spupazzata dal chirurgo plastico pronto a ridare alla principessa Vespa il suo vecchio naso se suo padre non rivelerà a Casco nero il codice segreto che sta cercando? Riconoscerla e’ praticamente impossibile, eppure si tratta di una giovanissima Brenda Strong, celebre interprete del personaggio di Mary Alice Young in Desperathe Housewives.


- Nell’84 John Candy (Rutto) ha interpretato il ruolo di Freddie Bauer nel film “Splash: una sirena a Manhattan”. Nello stesso anno Bubba smith, che in Spaceballs impersona uno dei soldati della nave spaziale di Casco nero, è stato anche il possente poliziotto Hightower di Scuola di Polizia. Nell’ 89 Rick Moranis ha interpretato i personaggi di Louis Tully e Vinz Clortho nel film dei Ghostbusters e ha recitato come attore protagonista in “Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi” . La mitica Daphne Zuniga, invece, è diventata negli anni 90 la fortissima Jo Reynolds di Merlose Place. Nel 2001 George Wyner ha recitato in American Pie 2.



- Nel settembre 2004 è stata annunciata una continuazione di Balle Spaziali, che sarebbe dovuta uscire nel 2005 in occasione dell'uscita dell'ultimo film della saga di Guerre Stellari, Episodio III - La vendetta dei Sith, ma ad oggi non si ha nessuna notizia ulteriore. Mel Brooks ha affermato «al peggio un anno dopo l'Episodio III di Guerre Stellari». Il titolo non è ancora stabilito, ma in passato Brooks ha dichiarato che gli sarebbe piaciuto un sequel chiamato "Spaceballs 3: alla ricerca di Spaceballs 2". Teniamo dunque incrociate le dita e... che lo sforzo sia con noi!

lunedì 10 settembre 2007

BIM BUM BAM con il nostro amico Uan

Alcuni dei ricordi più spensierati e nostalgici dei miei tranquilli pomeriggi da bambino sono legati a questa fantastica trasmissione che, negli anni 80, non ha temuto rivali nel campo della tv per ragazzi. Trasmessa per la prima volta il 4 luglio 1982 alle ore 17:00 su Antenna Nord, nel 1983 Bim bum bam fu trasferita su Italia 1 dove tornò, in seguito a una parentesi di sei anni (dal 91 al 97) su Canale 5, fino al 2000.
In realtà, più che di una classica trasmissione televisiva si dovrebbe parlare di un contenitore eterogeneo all’interno del quale era riservato largo spazio, oltre ai cartoni animati più belli, anche a brevi e scherzosi sceneggiati made in Italy, come gli imperdibili BatRoberto o Perry Nason (entrambi interpretati da Roberto Ceriotti), alla lettura delle letterine o a partite avvincenti alle versioni giganti di alcuni fra i giochi MB più popolari (da Hotel a Spago Spaghetti, da Forza Quattro a Sapientino), fedelmente riprodotti in studio.


Fra i tanti presentatori che si susseguirono nella conduzione di Bim bum bam è doveroso ricordare il mitico Piolo (meglio conosciuto come Paolo Bonolis), la dolcissima Manu (Manuela Blanchard), le inossidabili Debora Magnaghi e Carlotta Pisoni Brambilla, il ragazzo della porta accanto Marco Bellavia, l’occhialuto Davide Garbolino (celebre doppiatore di Jonny, in “E’ quasi magia Jonny”), Carlo Sacchetti (l’omone di Karlenstein) e Roberto Ceriotti (l’indimenticabile Bat-Roberto. Ad affiancare ciascuno di loro nel corso della trasmissione c’era la più divertente e spassosa fra le mascotte di Italia 1:

Uan (sì, si scrive proprio così), un pupazzone rosa dalla voce rauca e la battuta sempre pronta che non mancava di prendere spesso in giro gli altri, mostrandosi però sempre tenero e generoso.

Qualche curiosità:

- Il pupazzo Uan era stato ideato e animato dal Gruppo 80 e aveva la voce di Giancarlo Muratori, scomparso nel ‘95. Durante la trasmissione Uan indossava una maglietta Benetton 012

- Accanto a Uan arrivò, a partire dal 1990, un altro pupazzo: si trattava di Ambrogio, doppiato da Daniele Demma

- Nel 2001, i pupazzi Uan, Ambrogio e Five (simbolo di Canale 5, doppiato da Marco Columbro) furono donati alla Scuola di Arte Drammatica "Paolo Grassi" di Milano. La notte del 15 Ottobre 2005, i tre pupazzi furono rubati e ancora oggi rimane un mistero la loro sparizione, aggravata anche dal fatto che essendo di fattura artigianale, ne esistono pochissime copie.


- La voce fuoricampo del Signor Brandolin, impersonata dallo stesso doppiatore di Uan, sgridava ripetutamente Bonolis in modo autoritario (ma scherzoso). La voce di Brandolin entrava sempre in scena urlando il nome del conduttore seguito da uno squassante ruggito, e divenne una specie di tormentone per i bambini dell'epoca.




- L’edizione del 1982 è stata condotta da Paolo Bonolis insieme a Sandro Fedele e Marina Morra, tutti provenienti dalla trasmissione Rai "3,2,1... contatto!". Nel 1983 la conduzione fu affidata a Licia Colò, sostituita poi l'anno seguente da Manuela "Manu" Blanchard

- Nel 1983 Bim bum bam vinse il telegatto come miglior programma per ragazzi.


Cliccate qui accanto per vedere come sono diventati (o meglio, rimasti!) alcuni degli storici conduttori della trasmissione!

Non perdetevi uno dei siti ufficiali di bim bum bam: http://bimbumbam.altervista.org/

Su youtube sono presenti alcune puntate del mitico Batroberto!!

http://www.youtube.com/watch?v=Sw9eXqS8qBg