venerdì 23 novembre 2007

Telefilm + anni 80 = I ROBINSON

Se vi parlassi del grande successo che negli anni 80 ebbe la famosissima “Huxtable Family”, la maggior parte di voi storcerebbe il naso e si domanderebbe su quale pianeta ha vissuto fin’ora. Ma se vi dico “ I Robinson” le cose cambiano, e sapete tutti di cosa stiamo parlando.

Indimenticabile e indimenticata serie tv che negli Eighties ha fatto il giro del mondo divenendo un vero e proprio cult per l’intero decennio, “ The Billy Cosby Show ” (cambiato, appunto, da noi, nel più pronunciabile “I Robinson”) racconta divertenti scene di vita quotidiana dei coniugi Cliff (Bill Cosby), affabile ginecologo con un ufficio in casa, e Claire (Phylicia Rashad), avvocato di grido, insieme ai loro 5 figli Sondra (Sabrina Le Beauf), Denise (Lisa Bonet), Vanessa (Tempestt Bledsoe), Rudy (Keshia Knight Pulliam) e Theo (Malcolm-Jamal Warner).

Il telefilm affronta le tematiche più tipiche delle sit-com anni '80, passando dai classici problemi adolescenziali allo scontro generazionale fra genitori e figli secondo la migliore tradizione della fiction americana, e realizzando il sogno di un’estrema integrazione razziale all’interno di un'utopica società a stelle e strisce.
Trasmessa per ben 8 stagioni televisive e replicata, in Italia come all’estero, infinite volte, questa serie tv detiene il record di 5 anni consecutivi al numero 1 delle classifiche di popolarità.

Ma che fine hanno fatto i suoi amatissimi protagonisti?

- Il quasi 72enne Bill Cosby, vincitore nel 1999 di un premio speciale del pubblico per il miglior personaggio della storia televisiva, é un produttore televisivo di successo, mentre Phylicia Rashad, sua moglie Claire, dal passato sentimentale molto burrascoso (è stata tra l'altro sposata a Victor Willis, il cantante dei Village people), è ancora attiva nel mondo degli show televisivi.

- Sabrina Lebeauf, la figlia maggiore Sondra, che soffiò il ruolo ai provini a una certa Whitney Houston, è oggi una designer di appartamenti, mentre sua sorella Denise, Lisa Bonet, sposata per 6 anni con Lenny Kravitz (con cui ha avuto una bambina) è oggi impegnata nel sociale, anche se non manca di fare alcune comparsate in film per la tv.

- Il figlio maschio dei Robinson, Theo, l'attore Malcolm Jamal Warner, è diventato un regista televisivo (ricordiamo, fra le sue produzioni, alcuni episodi di "Willy, il principe di Bel Air"), mentre Tempestt Bledsoe-Vanessa è oggi una semi-conosciuta attrice televisiva ("The practice", uscito anche in Italia, dice per caso qualcosa a qualcuno?).

- Keshia Knight Pulliam,la piccola Rudy, oggi ha 28 anni, è laureata in scienze sociali ma negli ultimi anni ha deciso di tornare nel mondo dello spettacolo, prima come modella, poi come attrice cinematografica. Nel 2003 ha vinto un'edizione speciale vip di "Fear factor".


venerdì 9 novembre 2007

La SPALLINA non declina

Negli anni 80 ogni donna aveva un’amica affezionata dalla quale era impossibile separarsi: la spallina. Gonfia, pacchiana e posticcia come poche altre cose, questa pseudo alleata della moda femminile (e, perché no, anche maschile) era reperibile, in quei periodi, in svariate forge e dimensioni.
Nata originariamente come esile supporto da posizionare sotto gli abiti con lo scopo di conferire alle spalle un po’ di volume, col passare del tempo la spallina vide ingigantire sempre di più le sue dimensioni sino a far raggiungere, talvolta, ai look adornati, le fattezze tipiche delle divise dei film di fantascienza.
Esempio più evidente della Star Track-spallino mania era (ed è) l’intramontabile Raffa Nazionale che, come tutti ricordano, in quanto a spalline non ci andò certo per il sottile.

Fastidiose, antiestetiche e imbottite come panini, le spalline si apprestano oggi a ritornare alla ribalta, sgradita compagnia per le donne del nuovo millennio a causa di una moda ormai trita e priva di idee, eterna copia di sé stessa.

Dopo fuseaux, bomberini, occhiali da aviatore e magliette con maniche a pipistrello, gli anni 80 fanno dunque la loro ricomparsa anche sotto forma di spalline, avvistate alle ultime sfilate di Londra e Parigi sulle passerelle di Gareth Pugh, Vivienne Westwood e Balenciaga.
Addio buongusto, bentornata scomodità.